COMPETIZIONI
Gli anni '70 e la Trident tre cilindri

FedroTriple - Home Page



















Siamo alla fine degli anni ’60 e l’industria motociclistica anglosassone sta per essere sopraffatta dalla sua stessa arroganza e dalla concorrenza giapponese. Tuttavia nelle competizioni le motociclette inglesi sanno ancora dire la loro. I celebri successi delle bicilindriche sono sotto gli occhi di tutti (200 Miglia di Daytona e Production TT per citarne solo due) e nel biennio 1970-1971 il gruppo Triumph-BSA scriverà una delle sue pagine sportive più importanti con le  “sorelle” Triumph Trident e BSA Rocket 3.




Lo squadrone Triumph per la 200 Miglia del 1971: Gene Romero #1, Don Castro #5, Tom Rockwood #9, Gary Nixon #10 e  Paul Smart #12



Ufficialmente Triumph non ha mai avuto un vero e proprio reparto corse per le moto da gara, tantomeno lo storico progettista Edward Turner spingeva l’attività agonistica. La partecipazione di Triumph alle competizioni delle derivate di serie si fece più attiva con l’arrivo del progettista Doug Hele grazie al quale la Bonneville divenne la moto da battere nelle Production Races americane. E anche l’avvento della Triple regalò alla moribonda casa inglese importanti successi nelle competizioni. Gary Nixon, due volte vincitore del massimo campionato USA, a proposito della Trident, nel 1997 in un intervista disse “Sono convinto che sia la miglior moto che abbia mai portato in pista”. John Cooper, in sella alla BSA Rocket 3 (la gemella della Triumph Trident), vince due volte lo scontro diretto contro la MV Agusta tre cilindri guidata da Giacomo Agostini.

Prima del 1970 la Bonneville T120 era la Triumph più adatta per le competizioni e lo stesso responsabile del reparto corse Doug Hele all’inizio la preferiva alla Trident tre cilindri. Era convinto che la Triple fosse pesante e poco maneggevole e quindi troppo affaticante per i piloti che dovevano usarla in una 200 Miglia, nel Production TT o addirittura nelle gare di durata tipo le 24 ore. Tuttavia il propulsore della trecilindri è molto più affidabile rispetto al bicilindrico tanto da sopportare agevolmente un’intera stagione di corse senza necessità di essere aperto.

Dal punto di vista commerciale le competizioni sono molto importanti soprattutto per il mercato americano. E’ quindi importante spingere la nuova Trident 750 presentata al pubblico nel settembre del 1968 (maggiori informazioni sulla Trident si trovano qui), a maggior ragione dopo le scarse vendite del primo anno. Nel 1969 la trecilindri fu utilizzata, senza troppo successo, nelle gare di dirk-track americane. E’ grazie alla nascita del nuovo regolamento Formula 750 negli USA che inizia la storia che state leggendo.

La Trident inizia la sua carriera agonistica negli USA già al primo anno di commercializzazione, il 1969, quando è iscritta alle gare di dirt-track con alla guida niente meno che Gary Nixon.

Il debutto delle trecilindri nel dirt-track avviene sul velocissimo ovale di Nazareth in Pennsylvania. Sono affidate a Yvon Duhamel (BSA Rocket 3),  al giovanissimo Dave Aldana (BSA Rocket 3) e a Gary Nixon (Trident). Il risultato è incoraggiante: Aldana vince la gara nella categoria amatori e Nixon arriva secondo nella gara riservata ai professionisti, piazzamento non all’altezza della fama di Nixon che per difendere il titolo AMAm che detiene da due anni consecutivi, torna in sella alla bicilindrica 650cc. 

Nel secondo appuntamento del Grand National disputato nel mese di agosto Jim Rice vince la gara di Sedalia nel Missuri con la BSA Rocket 3. E' l'unica vittoria di una trecilidri. Le moto infatti erano veloci ma troppo pesanti per questo tipo di fondo. I motori di serie, leggermente preparati negli USA, sono inseriti in telai da dirt-track inadatti alle potenzialità del propulsore.

Nella gara di Santa Rosa Nixon cadde rompendosi una gamba. Persa la possibilità di difendere il titolo, Gary si concentra nella preparazione per la stagione successiva in attesa della nuova 750 che Doug Hele ed il reparto corse Triumph stanno mettendo a punto Meriden.

Ray Pickrell, pilota ufficiale Triumph, ha la possibilità di provare una delle prime Trident prodotte nel circuito di Thruxton tra la fine del ’68 e l’inizio del ’69. Doug Hele, presente ai test assieme al meccanico Arthur Jakeman, è molto soddisfatto perché la nuova Trident stava battendo il record del circuito. Ma la moto non ha molta luce a terra e così Ray vola via in un curvone distruggendo la moto.

Nel frattempo in Inghilterra il leggendario pilota-collaudatore Triumph Percy Tait sta collaudando il “kit racing” per la Trident di serie: una delle sue prime apparizioni in sella alla Triple nelle competizioni è del luglio del 1969 quando disputa la International Hutchinson 100 a Brands Hatch concludendo la gara in sesta posizione. Si tratta di un esemplare poco più che di serie che tuttavia da risultati interessanti.

E’ con l’arrivo del 1970 che le Trident (e le BSA Roket 3) iniziano a dominare i campi di gara!



->  USA: la 200 Miglia di Daytona e le altre gare

->  Europa: la Bol d'Or, la Race of the Year ed il Trasatlantic Trophy

->  La Trident "Slippery Sam": la leggenda al TT di Man

->  Italia: la squadra corse di Bepi Koelliker  (... in costruzione)





Una delle prime Trident fotografate in gara: il canadese Roger Beaumont nell'autunno del 1968 in sella ad una delle prime Trident prodotte.
Il mezzo è praticamente originale con 58CV dichiarati. Si noti lo scarico "raygun" di serie ed il fanale originale dietro la tabella portanumero!
(fonte Triumph - The Racing Story di Milk Walker)




VAI ALLA PAGINA INDICE COMPETIZIONI 


HOME PAGE