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T R O P H Y     1 2 0 0     " T A L A M O "     ( M Y 1 9 9 1 ) 
L a   p r i m a   T r i u m p h   d i   H i n c k l e y   i n   I t a l i a



In questa pagina vi racconto la storia della prima Triumph di Hinckley arrivata in Italia: si tratta di una Trophy quattrocilindri 1200 prodotta nel 1991 di cui sono l’orgoglioso proprietario.

Oggi sembra strano pensare ad una Triumph a quattro cilindri, ma nel 1991 la Trophy 1200 era la motocicletta "top di gamma" ossia la più potente e costosa presente nel listino della neonata casa inglese. Ma non solo: la Trophy 1200 è stata il modello con cui l'azienda inglese è tornata sui mercati dopo la chiusura del glorioso stabilimento di Meriden nel 1983. Il primo tre cilindri entrerà in produzione infatti solo nel giugno del 1991 mentre la Trophy 1200 viene prodotta nel primo lotto "first edition" di 100pz nel gennaio dello stesso anno.

E se tornassimo indietro di qualche anno, precisamente nel 1987, scopriremmo che il primo motore Triumph a girare al banco fu proprio il quattrocilindri 1200. Maggiori informazioni sulla storia del modello le trovate nella pagina Trophy 1200.



Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
La prima Trophy importata in Italia (fotografata nel 2010)

La Trophy 1200 descritta in questa pagina è stata costruita nel settembre del 1991 ed è un esemplare di "valore storico” per i seguenti motivi:

- è la prima Triumph di Hinckley importata in Italia;
- è una delle poche Triumph MY1991 ancora in circolazione e l'unico esemplare esistente in Italia;
- è stata esposta al salone EICMA del 1991 dalla neonata importatrice Numero Tre;
- è una delle primissime special create dalla storica Numero Tre di via Niccolini;
- è stata proprietà di Carlo Talamo;
- è stata utilizzata nelle prove di omologazione per il ministero dei trasporti nel 1992.

... in poche parole è "La Numero uno della Numero Tre" (cit. Muz).


A differenza delle Trophy 1200 prodotte dal 1993 in poi, questo primo motore del 1991 non è “addomesticato” ed è in grado di erogare 125CV (misurati oltre 115 CV alla ruota nelle riviste dell’epoca) contro i 108CV dichiarati per i modelli successivi. E' una moto da oltre 240 km/h, velocità che è in grado di raggiungere ancora oggi.



I N T R O D U Z I O N E

Com'è finita nel mio garage questa motocicletta? L'avventura inizia con una e-mail che ho ricevuto all’indirizzo info@fedrotriple.it in data 18 settembre 2009:


From: "MARCO MARCHISIO"
To: info@fedrotriple.it
Sent: 18-09-2009 20:23
Subject: Richiesta info da homepage fedrotriple: TRIUMPH TROPHY 1200

“Carissimi,

sono stato per 10 anni strettissimo collaboratore di Carlo Talamo alla Numero Uno.

Come fringe benefit mi regalò la prima Triumph Trophy 1200 importata che fece verniciare in verde e nero, e con la quale ho percorso oltre 55.000 Km fino al 2001, anno in cui abbandonai la Numero Uno (diventata Harley-Davidson) e andai in pensione. Ho conservato come una reliquia fino ad oggi la suddetta moto, usandola da allora saltuariamente, ma ormai vivo in una località in cui mi è un po' difficile (e rischioso) guidarla: strade strette, ripide e tortuose dove forse un mezzo più maneggevole è indicato.  Inoltre comincio ad avere un'età in cui forse è meglio usare un piccolo scooter e lasciar perdere una moto che può superare di gran lunga con splendida progressione i 200 Km/h partendo dai 30 in sesta.

Ho pagato bollo ed assicurazione fino ad ora, ma non me la sento più di continuare, visto che ogni Km percorso mi costa oggi decine di euro, ed ogni volta che tocco la moto ho da subire i rimbrotti di mia moglie che non vuole che la usi. Tra poco diventerà moto storica, ma a quel punto apparterrò anch'io alla storia.

Demolirla mi sembra un delitto, perchè è un pezzo unico firmato da Carlo ed appartiene, secondo me, alla storia della Triumph (Numero Tre) in Italia. Sono disponibile a cederla - anche gratis - a chiunque desideri conservarla.

Se c'è qualcuno interessato, si può mettere in contatto con me.

Marco Marchisio

PS - se vi interessa, posso inviarvi anche qualche foto."




Secondo voi cosa potevo rispondere? Meno di quattro mesi dopo sono andato a conoscere Marco di persona e dopo 1000km in furgone la Trophy 1200 era finalmente parcheggiata nel mio garage!

Non mi sembrava vero: la prima Triumph importata in Italia! Incrociando le informazioni di Marco Marchisio, di Fausto Broglia (responsabile tecnico Triumph Italia) e di Eligio Baita (meccanico storico Triumph), tutti coinvolti nella Numero Tre all’epoca, ho avuto la conferma che si tratta della Trophy 1200 arrivata per il salone motociclistico EICMA del 1991, e di conseguenza si tratta di una delle prime sei motociclette importate nel nostro paese.

Ripercorriamo la storia di questa motocicletta dal 1991 ad oggi (2015).



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Se avete letto la "Storia della Triumph 1983 - 1990" sul sito del Registro Storico Triumph vi ricorderete che dopo il fallimento della cooperativa Triumph di Meriden nel 1983, il marchio fu rilevato da John Bloor. La nuova Triumph lavora in segreto e nel 1990 presenta in anteprima mondiale i nuovi modelli in occasione del salone motociclistico di Colonia. Le prime Triumph a scendere dalla linea di montaggio nel gennaio 1991 sono i 100 esemplari di Trophy 1200 "First Edition" e successivamente, nel febbraio 1991, la Trophy 1200 entra in produzione a tutti gli effetti.

Nello stesso anno, dopo una corte spietata agli inglesi, Carlo Talamo e Roberto Crepaldi della Numero Uno si assicurano l’importazione esclusiva delle motociclette inglesi per il nostro mercato. La rivista Motociclismo (ottobre 1991) annuncia la nascita della Numero Tre fondata da Roberto Crepaldi, Carlo Talamo e Max Brun con sede a Milano in via Niccolini al civico 33. La Numero Tre è l'importatore ufficiale per il mercato italiano delle Triumph di Hinckley.

La neonata Numero Tre si muove quindi in fretta e prepara uno stand per esporre le nuove Triumph in occasione di EICMA 1991. Le motociclette richieste in fabbrica arrivano a Milano nel novembre del 1991 pochi giorni prima del salone. La gamma esposta è composta da una Trident 750, una Trident 900, una Daytona 750, una Daytona 1000, una Trophy 900 e, top della gamma, la Trophy 1200 quattrocilindri Oxford Blue (l'esemplare di questa pagina).

La Trophy 1200 presentata all'EICMA del 1991, telaio numero SMTTC340FCM001337, è stata prodotta nel settembre '91:


Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
1991 - Salone Motociclistico EICMA di Milano primo stand della neonata Numero Tre.
La Trophy 1200 VIN 001337 (foto tratta da Motociclismo di Dicembre 1991)



Marco Marchisio, il precedente proprietario della Trophy e all’epoca braccio destro di Carlo Talamo, racconta di quella fiera: “Ricordo che riuscimmo ad avere un piccolo stand, fatto a negozio stile inglese con muri di mattoni rossi, dove sei motociclette giravano su una giostra circolare, e il pubblico le poteva vedere attraverso delle vetrine-finestra. Devo dire che le moto avevano le verniciature originali (abbastanza penose) perché non si era riusciti a fare nulla per renderle più gradevoli. Io ero appunto addetto a quello stand, insieme a Bruno Tagliaferri della Triumph. La gente che veniva aveva due reazioni. I vecchi erano entusiasti che la Triumph fosse tornata, poi guardavano perplessi le moto e se ne andavano scuotendo la testa perché non erano le Triumph che loro ricordavano; i giovani le guardavano perplessi e chiedevano: ma è una Kawasaki?“

Dopo il salone la Numero Tre si attiva per omologare le motociclette per il mercato italiano utilizzando ovviamente le sei moto presentate in fiera (ed di conseguenza anche questa Trophy).

Agli inizi del '92 Alberto Poggi iniziò a lavorare per l'omologazione dei vari modelli, e ricordo una trasferta con lui, ed Eligio (insieme agli ispettori della motorizzazione) a Marene per i test di velocità max. Lì provai per la prima volta le Triumph anch'io, e credo sia stata la prima e l'ultima volta che ho superato i 200Km/h. Mi pare che Alberto raggiunse i 246 km/h con la Trophy 1200 ma non andò oltre perché c'era il limitatore che bloccava la velocità.

Al termine delle omologazioni le sei moto vengono immatricolate a nome della Italiana Grande Noleggi S.r.l, la società di comodo di Carlo Talamo alla quale intestava tutti i veicoli di sua proprietà e tutte le HD, Triumph, Rolls e Bentley che venivano fatte circolare a Milano a scopo pubblicitario.



Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
Il libretto della Trophy: primo intestatario la "Italiana Grandi Noleggi" di Carlo Talamo



Carlo, per pubblicizzare il marchio Triumph, cerca di migliorare le moto con verniciature più accattivanti e contemporaneamente le fa girare per Milano guidandole personalmente o affidandole ad altre persone: questa Trophy è stata utilizzata saltuariamente per un certo periodo (1992-1995) sia a Carlo Talamo che da Max Brun, altro socio della Numero Tre. Vittorio Olivi (ex-Triumph Firenze) si ricorda di una volta in cui Carlo Talamo arrivò, da Milano, in concessionaria a Firenze in sella a questa Trophy.

La carrozzeria viene smontata e portata alla Playmoto di Fabrizio Scuderi il quale si occupa di realizzare la livrea ideata da Carlo: nero e verde con filetti argento. Anche i cerchi sono verniciati in nero.

Ma Carlo non vuole solo abbellire la moto, ma vuole anche migliorarne la qualità ciclistiche: preleva dalla sportiva Triumph Daytona 1000 l'avantreno e lo trapianta sulla Trophy. La forcella di serie lascia il posto ad una Kayaba da 43mm completamente regolabile, e l'impianto frenante a dischi fissi da 296mm viene sostituito con un più efficiente doppio disco flottante da 310mm con le relative pinze marchiate Nissin. Con quest'ultima modifica Carlo anticipa quello che la stessa Triumph avrebbe fatto due anni più tardi.


Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
Freni Trophy di serie
Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
Freni Daytona di serie
Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
Freni Trophy Talamo
Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
Forcella Trophy di serie
Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
Forcella Daytona di serie
Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
Forcella Trophy Talamo


All'inizio del 1992 quasi tutte le Triumph che arrivano dall'Inghilterra vengono smontate e riverniciate, tanto che fra la Numero Tre e la Playmoto c'è un continuo andare e venire di serbatoi, carene, parafanghi… ecco spiegato il motivo per cui sotto la verniciatura nera della mia Trophy sono visibili tracce di rosso e non del colore originale blue Oxford (legato al numero di telaio). Nei cataloghi ufficiali del 1992 non c'era traccia della Trophy "in rosso" tuttavia in un articolo di SuperMotoTecnica del Giugno 1992 viene provato proprio un esemplare di questo colore:



SuperMotoTecnica Giugno 1992 - Trophy 1200 Rossa in prova



Secondo i ricordi di Marco questa Triumph fu utilizzata anche per qualche annuncio pubblicitario: ad oggi ho trovato la mia Trophy in una pubblicità e in un articolo pubblicato sulle riviste dell'epoca:


Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
Pubblicità pubblicata sulla quarta di copertina di Legend Bike (Luglio 1992)



Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
La Trophy 1200 (seconda da sinistra) fotografata alla Numero Tre in via Niccolini nel '92
Tratto da Autooggi Agosto 1992 (grazie a Fish per l'informazione)



Nel 1995 Carlo Talamo propone uno scambio a Marco Marchisio: la sua “vecchia” Trophy 900 con 35.000 km alle spalle in cambio di una Trophy 1200 (questa) con 800 km all’attivo. Perché? Perchè le 900 3 cilindri si vendevano, mentre le 4 cilindri era più difficile da rivendere probabilmente a causa dei maggiori costi di bollo e assicurazione.

Scrive Marco “Io all'inizio ero piuttosto perplesso ad effettuare il cambio: un 1200 mi sembrava "eccessivo" per un motociclista modesto quelle ero  - e sono - poi lo provai e me ne innamorai per la straordinaria elasticità del motore. Ebbi così una moto con 800 Km (praticamente nuova, usata solo per l'omologazione del modello). Quando Carlo Talamo me la diede, ricordo che mi disse che, per come guidavo io, il motore avrebbe fatto almeno 100.000 Km prima di subire un qualunque intervento.”

Questa perplessità nel passare da un 900 a 1200cc è ben spiegata nella lettera che Marco ha scritto a Carlo nel 1995:


Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
1995 - Lettera di Marco Marchisio a Carlo Talamo con oggetto la Trophy



Sempre a proposito della Trophy 1200, Marco ha scritto alcune riflessioni il 26 maggio del 1996 che, casualmente, è anche il giorno del mio 26° compleanno:



26-05-1996


...poi mi sono come al solito addormentato, e allora, cessata la voglia di interferire con Linneo, eccoci ad altre riflessioni su che cosa ci capita ogni giorno.

Ad esempio, che cosa dovrei dire o come potrei descrivere la sensazione che provo ogni mattina sedendomi sulla sella della mia motociclettona? Una 1200! quando io pensavo che una 350 poteva essere – e doveva essere – il massimo dei massimi per un motociclista.

Ora cavalco – pare – un mostro da 130/140 cavalli che ha la cilindrata più alta di tutte le automobili che ho mai (personalmente) posseduto. L’ultima, infatti, era la RITMO, che, se non sbaglio, non superava i 1100 cc. Certo, ho avuto la REGATA e la DELTA TD, ma non erano mie, ed ora la Y10 (decennale) è meno di 1000, o giù di lì.

Così mi ritrovo a guidare un bellissimo mostro di 1200 cc. su due ruote. Una Triumph Trophy 1200. Ed ogni volta che ci salgo, provo la stessa sensazione che provavo a militare sfiorando ed usando un’arma. Mi sento infatti come se manipolassi una pistola, o una granata, o un fucile mitragliatore.

Roba innocua, che non è nulla se presa per il verso giusto, che non fa nulla, se manipolata con cautela, professionalità ed attenzione.

Oggetti micidiali se usati male, con noncuranza, disattenzione o superficialità. Non si scherza mai con le armi, e le si deve temere come qualcosa che ha in sé una potenza soprannaturale.

Così prendo il mio quattrocilindri e mi sembra di dover passare da un mondo normale ad un mondo strano, dove possiedo il talismano che mi rende potente e contemporaneamente estremamente fragile se non rispetto tutte le regole e le formule magiche che si devono conoscere quando si compie una magia, esattamente come un (apprendista) stregone.


Marco Marchisio    




Marco Marchisio e Carlo Talamo: i precedenti proprietari della Trophy 1200




Foto originale utilizzata nella pubblicità dell'epoca



La foto qui sopra è stata regalata da Carlo Talamo a Marco ed è ancora oggi appesa nel suo garage. E' la stessa foto utilizzata per la pubblicità del 1992 riportata più sopra.

In occasione della consegna della Trophy a Marco Marchisio viene apportata una modifica concordata tra Carlo e Marco stesso per migliorarne l'utilizzo in città: un manubrio leggermente rialzato. Dal 1995 al 2001 la moto è utilizzata praticamente ogni giorno fino al 31 maggio del 2001 ultimo giorno di lavoro di Marco presso l'Harley ad Arese. Marco si trasferisce nella sua attuale residenza: dal 2001 al 2008 la Trophy riposa quasi sempre in garage e viene utilizzata raramente. Mi scrive Marco “L'ho lasciata in garage in attesa di stabilire che cosa avrei fatto. Barbara continuava a dirmi di venderla, ma, una moto così, non si poteva vendere. Se l'avessi data dentro per acquistare una moto nuova, mi avrebbero fatto uno sconto simbolico, e poi l'avrebbero demolita; ed era proprio ciò che volevo evitare.


Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia

Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
15/05/1999 - Marco e la Trophy



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Alla prima e-mail di Marco, ne sono seguite altre e dopo un po’ di chiacchiere ci siamo dati appuntamento per la consegna della moto. Il primo incontro è saltato causa maltempo: vi ricordate la nevicata del 21 e 22 dicembre 2009? Sarei dovuto partire da Conegliano, attraversare tutto il nord Italia e poi scendere a Rollo a pochi chilometri da Imperia. Per fortuna Marco mi ha convinto a rinunciare altrimenti sarei ancora bloccato nel tentativo di montare le catene da neve al fugone!

L'appuntamento è spostato di poche settimane e dopo le vacanze natalizie parto alla volta della Liguria alla guida di un furgone preso a noleggio. Arrivo a Rollo nel tardo pomeriggio di venerdì 22 gennaio 2010: la serata trascorre molto piacevolmente di fronte ad un’ottima cena a tanti aneddoti che riguardano Marco, la Numero Uno e Carlo Talamo. Il giorno dopo è il momento di caricare la moto. La stradina che porta alla casa di Marco è stretta e in forte pendenza: manovrare il furgone a passo lungo è stato un'impresa per chi, come me, non è abituato. Una volta caricata e fissata la Trophy c'è mancato poco che rimanessi incastrato tra il cancello di casa ed il muro di fronte. Dopo dieci manovre, qualche imprecazione e una gran botta di fortuna sono riuscito a partire ma nella fretta mi sono distratto e ho commesso un errore imperdonabile: non ho scattato la foto di me e Marco nel momento del "passaggio del testimone"! Fortunatamente sono riuscito a rimediare qualche mese più tardi in occasione del mio viaggio verso la Svizzera nel maggio del 2010.


2010 Trophy Ritiro
23/01/2010 - Sosta in autogrill con la Trophy appena ritirata.



Prima di pubblicare questa pagina on-line ho preferito farla leggere a Marco, il quale mi ha girato questi commenti:


From: "MARCO MARCHISIO"
To: "sandro zornio"
Sent: Friday, July 02, 2010 9:13 AM
Subject: Re: trophy 1200


Emozionante, Illustrissimissimo! Manca solo una cosa, che secondo me ha una grande importanza: non è citato il "guiderdone" che mi hai pagato per portarti via la TROPHY. Non è l'€ che mi hai dato, ma il modo in cui l'hai confezionato, in perfetto stile talamiano. CT aveva un culto per queste cose: incornciava lettere, trofei, pins, patches, articoli di giornali, pubblicità, ecc.

E tu hai incorniciato quell'euro con parole splendide. Anche se cadessi nella miseria più misera, non potrei mai e poi mai spendere quell'euro, che vale molto di più della moto che ti ho consegnato, perchè è il valore di un'amicizia.

Lunga strada, Sandroz. Anzi, lunghissima strada con la "nostra" Trophy (e per "nostra" intendo di Carlo, mia, tua e di chi la guiderà nei secoli dei secoli.....)

Ciao, M2
 


Fin dalla prima e-mail infatti Marco ha chiarito che non cercava di vendere la Trophy ma semplicemente trovare un appassionato che fosse interessato e rimetterla in strada e a mantenerla in ordine. Durante la firma del passaggio di proprietà è stato comunque necessario dichiarare il valore del mezzo indicato nell'atto di compravendita e Marco ha indicato il valore di "1€". Quello raffigurato nella foto qui sopra è l'euro che ho spedito a Marco e che è citato nella sua e-mail del 2 luglio 2010.



Il guiderdone



Il 23 gennaio 2010 rientro da Rollo e scarico la Trophy dal mio uomo di fiducia: Ivo Sanson di Motolab che sarà la persona che mi ha affiancherà nella rimessa in strada della Trophy. Il contachilomtetri segnava 59217 km e la Trophy non era stata messa in moto da quasi due anni. Ci troviamo quindi la sera del martedì successivo, quando l'officina è chiusa al pubblico, ed iniziamo a smontare la moto. Da subito è chiaro che le condizioni generali sono ottime e decidiamo di procedere con il minimo necessario per rimetterla in strada.

Marco l’ha sempre tenuta in garage sotto la “gualdrappa” Triumph (che gentilmente mi ha spedito a casa, visto che avevo dimenticato di caricarla sul furgone) e la moto è in condizioni splendide: l’ho semplicemente lavata, lucidata e fatto un po’ di manutenzione ordinaria (olio motore e relativo filtro, olio freni e frizione, cambio batteria, liquido di raffreddamento, pulizia carburatori, revisione e poco altro).




23/01/2010 - Scaricata dal furgone e consegnata a Ivo di Motolab (Sacile - PN)



Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia

Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia

Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia

Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia

Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia

Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
Dal 02 al 28 febbraio 2010 - Working in progress...



La prima messa in moto, dopo due anni di fermo, è stata ovviamente filmata: era il 13/02/2010:





Non appena finito di rimontare le carene e prima del giro inaugurale ho scattato le foto di rito:

Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia

Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia

Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia  Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
06/03/2010 - Pronta per riprendere la strada! (foto di rito al parcheggio della stazione a Conegliano)



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Nel marzo del 2010 la vecchia signora riprende a girare per le strade: inizialmente un piccolo giro di un'ottantina di chilometri attorno alle colline di Conegliano e poi un secondo giro da circa 550 km entro i confini del veneto. Con l'occasione del secondo giro sono passato a salutare Nicola Martini di Verona, concessionario Triumph storico fin dagli anni '90.

Mentre stavamo chiacchierando davanti alla Trophy, Nicola si tocca la fronte ed esclama: "Sandro, ho una cosa per te!" e lo vedo scappare dietro il bancone e rovistare in una scatola piena di vecchie fotografie. Quasi magicamente nella sua mano appare una polaroid scattata quasi vent'anni prima da Carlo nei magazzini di Arese e dice “E’ tua, te la regalo!



Grazie a Nicola Martini (istantanea scattata da Carlo ad Arese)



Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
13/03/2010 - Primo giro inaugurale di 80 km nei dintorni di Conegliano


Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
09/04/2010 - Secondo giro di 550 km (in giro per il Veneto)



In occasione del mio 40° compleanno sono stato nel mio paese nativo, una piccola città svizzera ai confini con la Francia: un'ottima occasione per provare la Trophy in un "lungo viaggio" (circa 1700 km in tre giorni). Durante l'andata mi sono fermato nella casa di montagna di Marco Marchisio dove, finalmente, siamo riusciti a scattare la foto del "passaggio del testimone":



Marco, Sandro e la Trophy (24 Maggio 2010 - Netro)

Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia

Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
Dal 24 al 26/05/2010 - Terzo giro di 1670 km Conegliano - Le Locle (CH) - Conegliano



Al rientro dalla Svizzera non ho perso l'occasione di passare per Arese, sede della Triumph, dove la Trophy veniva parcheggiata ogni giorno fino al 2001 anno in cui Marco ha lasciato la Numero Uno. Visto che ero in zona sono passato anche dal mitico Eligio che, quasi vent'anni prima, l'aveva modificata.



Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
26/05/2010 - Arese, sede Triumph Italia


Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
26/05/2010 - La Trophy presso l'officina Triumph a Milano... da Eligio dopo quasi vent'anni



Il 10 luglio 2010 ho portato la Trophy in pista a Varano de' Melegari in occasione del Triumph Day: ho girato con tutte le cautele del caso ma vi posso assicurare che in accelerazione qualche Speed Triple è rimasta dietro!



Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia

Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia

Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia

Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia

Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
10/07/2010 - TriumphDay a Varano de' Melegari



E per il mio 40° compleanno, sempre a Varano, Erika mi ha organizzato una festa a sorpresa con tanto di torta "trophy":


Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia   Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
2010 - TriumphDay a Varano de' Melegari: festa a sorpresa organizzata da Erika per il mio
 40° compleanno! Grazie a Titoi per la torta, allo Svav per le foto e a Erika per la sorpresa!



L'occasione del TriumphLive, la festa a Mallory Park per festeggiare il 20° anniversario della nascita di Triumph, è stata propizia per un altro viaggio: 3830 km andata e ritorno fino ad Hinckley dove i carburatori della vecchia quattrocilindri hanno nuovamente respirato l'aria di casa dopo quasi vent'anni! Una curiosità: il 18 settembre, giorno in cui la Trophy è tornata ad Hinckley, è stata anche la data in cui ho ricevuto la prima e-mail da Marco Marchisio!



Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
2010 - Partenza per Hinckley


Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
17/09/2010 - Io e la Trophy al Ace Cafè di Londra



Per strada la Trophy si comporta molto bene: è pesante da ferma (poco meno di 300 kg con il pieno) ma appena in movimento diventa guidabilissima e meno impegnativa di quanto possa sembrare. Certo non ha l'agilità di una Street Triple ma vi posso assicurare che per viaggiare è una gran moto! Il motore è incredibile e possiede due anime: può essere utilizzato come uno scooter e dai 30km/h si viaggia in sesta senza utilizzare il cambio oppure si può superare i 5500 giri e allora c'è da divertirsi! Alla fine si tratta pur sempre di un quattrocilindri 1200cc da 125 CV e 99 Nm di coppia: se confrontate le curve di coppia e potenza con quelle della moto che guidate oggi potreste avere delle belle sorprese :-)

Il 26/05/2011, in occasione del mio 41° compleanno, ho portato la Trophy in giro per le Dolomiti. Quasi 300 kg di moto (con il pieno) da guidare tra i tornanti dei seguenti passi: San Boldo, Duran, Staulanza, Fedaia, Sella, Gardena, Campolongo, Pordoi, Falzarego, Valparola e Tre Croci. Quanta differenza c’è rispetto a fare la stessa strada con una Speed Triple MY2011? Direi tanta! Però se non cerchi la staccata e l’uscita dalle curve in monoruota, anche una vecchia signora come questa sa regalare soddisfazioni. Il segreto è assecondarla con dolcezza e non tentare di fare cose a lei sgradite: in poche parole bisogna portare rispetto per la mole e per gli anni!


Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
26/05/2011 - Io e la Trophy al passo Val Parola in occasione della 11 passi


Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
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26/05/2011 - 11 passi in 400km



2012 Triumph Trophy Tridays
02/06/2012 - Durante il viaggio di ritorno dal Tridays



Per concludere riporto una citazione di Supergiovane del forum Motard.it che descrive in poche parole questa motocicletta: “Una elegante signora vezzosamente un po' demodè, ma ancora capace di regalare inaspettate soddisfazioni” ed io aggiungerei "ricca signora" visto le modifiche che Carlo le ha regalato.


La prima Triumph importata in Italia è tornata sulle strade… ci si vede in giro !!!




Quindi? L'avventura termina qui? Assolutamente no! Infatti un anno dopo...


2 0 1 2 - 2 0 1 4     ( l a     f e n i c e     r i s o r g e     d a l l e     c e n e r i )

Tra il 2010 ed il 2012 ho percorso circa 12.000 km in sella alla Trophy lasciando da parte la mia Speed Triple MY2000. Avevo quindi deciso di fare l'ultimo giro della stagione per poi metterla a riposo e riprendere la mia fedele tre cilindri.

Il 23 agosto inforco la Trophy per l'ultimo giro della stagione in direzione Cortina per una giornata in relax tra i nostri amati passi dolomitici. Dopo circa 500 km scendo a Verona per cenare con un paio di amici e poco dopo la mezzanotte riparto per rientrare a Conegliano. Un'oretta e mezza di autostrada senza traffico mi mette in pace con il mondo: velocità di crociera 120/140 km/h, pochi pensieri, aria fresca e via. A 4 km da Conegliano succede l'imponderabile: da prima la moto rallenta come fosse rimasta senza benzina e dopo poche decine di metri la ruota posteriore si blocca all'improvviso! Fortunatamente non c'era traffico, stavo percorrendo un rettilineo e riesco a tirare velocemente la leva della frizione. L'orologio segna le due e la Trophy è bloccata in autostrada. Non mi rimane altro da fare che chiamare il carro attrezzi. E' il 23 agostro del 2012 e il cruscotto indica 71.420 km: ci vorranno due anni prima che il contachilometri inizi nuovamente a girare.

Marco Marchisio, il precedente proprietario, mi aveva consegnato questa Trophy con l'impegno di mantenerla in forma, di usarla e, allo stesso tempo, conservarla: che dovevo fare? Non mi rimaneva altro che riparare il danno e rimettere in strada la Trophy! Con la Speed Triple in garage non avevo l'urgenza concludere velocemente i lavori quindi mi sono accordato con Ivo, il mio meccanico di fiducia, per procedere al restauro senza fretta.

Dopo circa un mese smonto le carene e chiamo Ivo di Motolab per venire a ritirare la moto: è il 24 settembre 2012. Il 26 smontiamo i coperchi laterali per accedere all'albero motore e valutare il danno: il motore è completamente bloccato e l'albero motore non si muove... iniziamo bene! Svuotiamo la coppa dell'olio motore trovando una miscela di acqua e olio. Non ci resta che aprire il motore e... pregare!


Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
24/09/2012 - Conferma motore bloccato



Nel frattempo, per una serie di ragioni che non sto a spiegare ma comunque legate a questa Trophy, decido di fondare il Registro Storico Triumph: l'8 novembre del 2012 viene ufficialmente avviato il progetto del RST e la Trophy sarà la RST 001 ossia la prima motocicletta iscritta a Registro Storico Triumph.

Il 10 novembre 2012 il motore è smontato e fissato al carello di supporto appositamente costruito. Dopo qualche mese, il primo marzo del 2013, iniziamo a smontare il motore. Purtroppo troveremo una situazione ben peggiore di quanto avevamo inizialmente sperato:


Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
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10/11/2012  Smontaggio del motore



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Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
01/03/2013 - Apertura del motore


C'è voluto poco per decidere di non procedere con la riparazione del motore originale: troppo costoso in termini economici e con il rischio di avere un motore non sufficientemente affidabile.

Nel frattempo la storia della Trophy è pubblicata nella rubrica "Così com'è - Una storia dietro una passione" di Riders (Marzo 2013):



2013 Trophy Riders
Marzo 2013: La Trophy è pubblicata sulla rivista Riders



L'unica soluzione possibile era quella di cercare un motore usato: le Trophy 1200 MY1991 sono inesistenti in Italia e anche in Europa non ne sono rimaste molte. Per fortuna Manuel, un amico triumphista, mi segnala un annuncio e-bay di un rottamatore inglese che, casualmente, dispone del motore che fa al caso mio!

Si tratta di un quattrocilindri smontato da una Trophy 1200 MY1991 con 36.000 miglia (circa 60.000 km) alle spalle. Il numero di motore 000247 fa riferimento ad una Trophy 1200 con telaio nr. 000239 costruita nel mese di Aprile 1991, ossia cinque mesi prima della mia (settembre 1991). Il "nuovo" motore è leggermente diverso da quello originale (in particolare mancano alcuni prigionieri di fissaggio della testa aggiunti dopo i primi lotti di produzione) ma è la stessa versione da 125CV. Non mi resta che acquistarlo sperando che sia recuperabile visto che è stato fermo per almeno una decina d'anni sotto una tettoia...

Il 20 marzo 2013 il "nuovo" motore arriva in officina: è letteramente buttato su un pallet, i coperchi esterni sono rovinati e mancano alcuni prigionieri per il fissaggio dello scarico. La prima impressione non è molto buona ma, recuperando alcuni pezzi dal motore "esploso", dovremmo riuscire ad assemblarne uno funzionante... sempre che l'interno sia in buone condizioni: non ci resta che smontare e controllare.



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20/03/2013 - Il "nuovo" motore arriva dall'Inghilterra!



Il 29 gennaio 2014 il "nuovo" motore, completamente smontato, è sottoposto a misurazioni per verificare le tolleranze di usura dell'albero motore, cilindri, pistoni etcc. Fortunatamente il responso è positivo e si possono ordinare tutti i ricambi necessari alla ricostruzione. Questo il primo ordine: bulloni e dadi bielle, bronzine bielle e albero motore, segger e fasce elastiche per i pistoni, catena di distribuzione, gommini anti strappo vari, kit guarnizioni e paraoli (tutti).

Nel frattempo, dopo aver vinto la sfida contro un prigioniero che non voleva saperne di svitarsi (è stato necessario mettere il basamento sulla fresa...), Ivo si occupa di ripristinare il motore procedendo con la lavorazione del carter e relativa lucidatura, pulizia e lucidatore di testa e valvole, pulizia del radiatore dell'olio e altro ancora.



Triumph Trophy 1200 Talamo: la prima Triumph di Hinckley in Italia
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02/05/2014 - Il "nuovo" motore è pronto per essere rimontato



Finalmente il 2 maggio 2014 si inizia a chiudere il motore che ovviamente ci riserverà qualche piccola sorpresa (brillantemente superata da Ivo). E' stato necessario sostituire la scatola del filtro aria in quanto era piena di residui di alluminio provenienti dal motore. Anche i carburatori sono stati completamente smontati, puliti e riassemblati.

Dopo qualche lavorazione extra e qualche ricambio aggiuntivo, finalmente il motore è pronto per essere istallato sulla Trophy che, ne frattempo, è stata smontata quasi completamente per una pulizia approfondita ed una revisione generale.


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Agosto 2014 - La Trophy è pronta per riprendere vita!



Il 23 agosto del 2014, casualmente due anni esatti dalla rottura, la Trophy rinasce per la seconda volta:


23/08/2014 - Messa in moto!



Il 29 agosto 2014, dopo 126 km attorno alle colline di Conegliano,  la Trophy torna a casa!




29/08/2014 - Ritiro e primo giro con brindisi!




31-08-2014 - Finalmente a casa con le carene montate






06/09/2014 - Tweekend con la Daytona 900 di Giovanni




14/09/2014 - Chiavari - Secondo Raduno del Registro Storico Triumph



... e la storia continua!            


D I A R I O


Data
Km
Note
18/09/2009 59217 Primo contatto con Marco Marchisio
14/12/2009 59217 Passaggio di proprietà
23/01/2010 59217 Ritiro Trophy a Rollo (59217 km)
02/02/2010 59217 Manutenzione: smontaggio, pulizia e regolazione carburatori, sostituzione olio     motore+filtro, olio freni, olio frizione, batteria, liquido raffreddamento, pulizia filtro aria e revisione.
13/02/2010 59217 Prima messa in moto (con video)
06/03/2010 59217 Concluse operazioni di rimontaggio
13/03/2010 59301 Di nuovo in strada... primo giro inaugurale di 80 km
09/04/2010 59815 Di nuovo in strada... primo giro "lungo" di 550 km
26/04/2010 60006 Cambio gomme e manutenzione completa forcella (sostituzione paraoli)
26/05/2010 61787 Di nuovo in strada... 1673 km in tre giorni (Le Locle - Svizzera) con sosta da Marco e presso Triumph Italia.
10/07/2010 62000 La Trophy entra, forse per la prima volta nella sua vita, in pista in occasione del Triumph Day a Varano.
18/09/2010 66000 TriumphLive: 3830 km da Conegliano ad Hinckley in Inghilterra. Dopo quasi vent'annil la vecchia Trophy torna a respirare l'aria di Hinckley, passando per l'Ace Cafè.
23/05/2011 67400 Manutenzione: sostituzione pastiglie freno anteriori e posteriori.
26/05/2011 67800 11 Passi dolomitici in giornata: San Boldo, Duran, Staulanza, Fedaia, Sella, Gardena,  Campolongo, Pordoi, Falzarego, Valparola e Tre Croci
23/08/2012
71420
Rottura motore a 4 km dall’uscita di Conegliano alle due di notte al rientro da Verona dopo un giro nelle dolomiti di 550km
23/08/2014
71420 Messa in moto dopo la sostituzione e ricostruzione del motore (con video)
29/08/2014
71458
Ritiro Trophy (contakm segna 71422 km) e primo giro (126 km)
14/09/2014
73247
2° Raduno Registro Storico Triumph a Genova



R I N G R A Z I A M E N T I

Innanzitutto non finirò mai di ringraziare Marco che mi ha passato questo “prezioso testimone”. A seguire ringrazio Ivo Sanson di Motolab, il mio meccanico di fiducia, che ha rimesso in strada la Trophy per ben due volte.

Un sentito ringraziamento anche a Triumph Italia nelle persone di Eligio Baita, Fausto Broglia, Corrado Modolo per le preziose informazioni e per l'aiuto nella ricerca dei ricambi per la ricostruzione del 2013. Un ringraziamento anche a Mario Lupano (ex-AD Triumph Italia) per il concreto aiuto nella ricerca e nella fornitura delle gomme nel 2010. E poi cito anche Nicola Martini che mi ha regalato la polaroid scattata da Carlo! Spero di non aver dimenticato nessuno... in caso contrario, scrivetemi!

sandroz        



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