Street Triple 2007-2011

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2007


La Street Triple è stata creata dallo stesso team che ha progettato e sviluppato la Daytona 675: il progetto è iniziato non appena la Daytona era pronta per la produzione. Queste le tappe del progetto:


 
Novembre 2005: inizio progetto STREET TRIPLE

Dicembre 2005: iniziano i test con il primo prototipo

Febbraio 2006: primi bozzetti pronti

Luglio 2006: styling completato

Novembre 2006: messa a punto delle sospensioni completata

Maggio 2007: mappatura centralina definita

Luglio 2007: lancio stampa mondiale ed inizio produzione


Il primo prototipo della Street Triple è stato testato dai tester Triumph nel dicembre 2005, in Spagna. Proprio mentre la stampa mondiale tesseva le lodi della Daytona 675 al suo lancio ufficiale a Sepang, i collaudatori Triumph già decantavano le virtù della futura versione streetfighter. Al test iniziale è seguito un rigoroso programma di sviluppo e prove, volto a ottimizzare le prestazioni del motore e del telaio, con l'idea di avviare la produzione su larga scala nel corso del luglio 2007.

Prima del lancio stampa vero e proprio alcuni giornalisti sono stati invitati ad Hinckley per provare in anteprima la nuova media inglese (per l'Italia è stata invitata Motociclismo) mentre la  motocicletta è stata svelata al pubblico in occasione del Tridays il 30 giugno 2007.




STREET TRIPLE - Presentazione in anteprima di Motociclismo.it (29/06/07)


"Quando il nostro Marco Marini se l'è trovata davanti nello stabilimento di Hinckley è stato colpito dalle dimensioni ridotte: motore più stretto e serbatoio più rastremato della Daytona, di cui è figlia". Ma è una volta in moto che sono arrivate le sorprese maggiori, a cominciare dalla grande fluidità di erogazione: "la lancetta del contagiri sale regolare dai 2000 giri, ma la spinta diventa importante a 4000.... la sensazione è quella di avere la stessa forza di un'ottima 4 cilindri come la Hornet....", scrive Marini nella prova su strada in anteprima pubblicata sul numero di luglio di Motociclismo. Dove si legge anche come questa moto sia anche frutto di importanti (e, diciamo noi, vincenti), indicazioni venute dalla filiale italiana guidata da Mario Lupano. Sorprendente il prezzo annunciato: 7.595 euro chiavi in mano".


Street Triple 2007 Street Triple 2007
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Triumph Street Triple Triumph Street Triple Triumph Street Triple
Triumph Street Triple Triumph Street Triple




STREET TRIPLE - Presentazione ufficiale al pubblico - (30/06/2007)


I
n occasione del Tridays, il raduno europeo che si svolge a Newchurch in Austria, Triumph ha svelato ai triumphisti arrivati da tutta europa il nuovo modello... che per l'occasione è arrivato direttamente dal cielo!

(foto tratte da www.motard.it)





2007 presentazione Triumph Street Triple 2007 presentazione Triumph Street Triple 2007 presentazione Triumph Street Triple
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2007 presentazione Triumph Street Triple 2007 presentazione Triumph Street Triple


Nella sezione Video Triumph è possibile scaricare un video dell'evento sopra fotografato.




STREET TRIPLE - LANCIO STAMPA MONDIALE - RIVA DEL GARDA (05/07/2007)

Il lancio stampa mondiale è organizzato a Riva del Garda nel luglio del 2007: dall’Inghilterra arrivano Simon Warburton (Product Manager), Andrea Friggi (PR & Communications Manager), Trevor Barton (Product Coordinator), Dean Arnott (Senior Development Technician), Steve Randle (Senior Development Technician), Martin Bell (Production Engineer) supportati dai colleghi italiani Stefano Martignoni (Marketing Manager, Triumph Italy) e Luigi Ferrari (Riding Instructor). L’agenzia che si occupa di fotografare l’evento è la Gold & Goose (David Goldman e Chris Brown).


2007 Triumph Speed Triple Presentation

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2007 Triumph Speed Triple Presentation 2007 Triumph Speed Triple Presentation 2007 Triumph Speed Triple Presentation
2007 Triumph Speed Triple Presentation 2007 Triumph Speed Triple Presentation 2007 Triumph Speed Triple Presentation




Qui sotto trovate le foto "ufficiali" del Lancio Stampa mondiale sul Garda (in alta risoluzione):

2007 Triumph Street Triple Lancio Mondiale Garda 2007 Triumph Street Triple Lancio Mondiale Garda 2007 Triumph Street Triple Lancio Mondiale Garda
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2007 Triumph Street Triple Lancio Mondiale Garda 2007 Triumph Street Triple Lancio Mondiale Garda



PRIME FOTO UFFICIALI TRIUMPH
(alta definizione)

2008 triumph street triple
2008 Triumph Street Triple 2008 Triumph Street Triple 2008 Triumph Street Triple
2008 Triumph Street Triple 2008 Triumph Street Triple 2008 Triumph Street Triple



CARTELLA STAMPA UFFICIALE TRIUMPH

675cc di aggressività nuda e pura


Triumph Motorcycles ha messo definitivamente il proprio sigillo sul segmento Supersport con il lancio, a marzo del 2006, della Daytona 675. Da allora, questa moto rivoluzionaria ha dominato la maggior parte delle prove comparative e collezionato riconoscimenti internazionali, culminati con il premio “Moto dell’Anno 2006” e la prima vittoria nel Campionato Europeo Supersport.

Motocicletta unica, la Daytona 675 incarna con grande efficacia l'impegno profuso da Triumph in un robusto programma di sviluppo e testimonia la capacità della casa inglese di sposare eccellenza tecnica e unicità di design. Dopo aver realizzato la moto diventata il riferimento nel segmento più competitivo del mercato motociclistico, quale sarà il nuovo traguardo?

Ecco a voi la nuova Triumph Street Triple...

Grazie a una potente miscela fra il DNA sportivo della Daytona 675 e lo stile aggressivo da streetfighter mutuato dalla Speed Triple, Triumph ha creato la naked di media cilindrata più desiderabile sul mercato. Seconda alla Speed Triple solo per generazione, la Street Triple, snella, leggera, agile e con personalità da vendere, non ha nulla da invidiare alla blasonata sorella maggiore. 

Di sicuro non le manca il mordente - visti i 106CV abbinati a una coppia di ben 69Nm - e con simili credenziali la Street Triple non avrà difficoltà a lasciarsi dietro tutte le altre naked del suo segmento, oltre a non poche concorrenti di cilindrata superiore. Il motore da 675cc, che non ha più niente da dimostrare, offre prestazioni decisamente vigorose già ai regimi medio-bassi, con una spinta costante sino al limite della zona rossa del contagiri, mentre la sensazione unica e la voce inconfondibile del tre cilindri assicurano un'esperienza di guida elettrizzante e ricca di emozioni.

Aggiungete a tutto ciò un peso molto contenuto, una maneggevolezza incredibile e otterrete una moto accessibile, ineguagliabile e straordinariamente divertente sia per i neofiti sia per i motociclisti più esperti.


Progettazione e sviluppo

Fin dall'inizio del progetto Daytona 675, gli ingegneri del team sapevano che alla supersport sarebbe seguita una versione streetfighter, quindi hanno pensato a una linea che potesse mantenere un look accattivante anche "denudata". Ma la Street Triple è in realtà molto di più di una Daytona 675 in versione naked...

Il progetto Street Triple si può considerare iniziato a novembre 2005, quando la Daytona 675 era praticamente pronta. L'obiettivo era chiaro: creare una nuda sportiva davvero sexy, ideale per i motociclisti alle prime armi intimoriti dal peso e dall'ingombro di una 1000cc, ma stimolante anche per gli appassionati con una lunga esperienza motociclistica alle spalle.

Il primo prototipo della Street Triple è stato testato dai tester Triumph nel dicembre 2005, in Spagna. Proprio mentre la stampa mondiale tesseva le lodi della Daytona 675 al suo lancio ufficiale a Sepang, i collaudatori Triumph già decantavano le virtù della futura versione streetfighter. Al test iniziale è seguito un rigoroso programma di sviluppo e prove, volto a ottimizzare le prestazioni del motore e del telaio, con l'idea di avviare la produzione su larga scala nel corso del luglio 2007.


Motore

La Triumph Street Triple monta lo stesso propulsore da 675cc a 12 valvole e tre cilindri raffreddato a liquido della Daytona 675, ma con una camma dal profilo leggermente diverso, per una coppia superiore ai bassi regimi e un limite di giri inferiore, pari a 12.650. È un motore che assicura un ampio intervallo di potenza e libera una coppia vigorosa in basso, una grinta micidiale ai medi regimi, e un picco di potenza spaventoso ai massimi regimi, il tutto associato al tipico ruggito del tre cilindri. La nota armoniosa dello scarico è stata perfezionata modificando la lunghezza e i rapporti di espansione del collettore e del silenziatore, in modo da alterare il carico acustico sul sistema. Per generare e affinare il suono caratteristico della Triple, si è concentrata l'attenzione su minimo, grandi accelerazioni e sorpassi, e il risultato è un rombo come sempre da brivido, davvero inimitabile.

Il cambio a sei rapporti ravvicinati esalta l'efficacia dell'eccezionale combinazione di potenza e coppia di questo motore, il che significa ingranare sempre la marcia perfetta. La potenza massima di 108CV, a 11.700 giri, colloca la Street Triple al vertice della categoria delle nude di media cilindrata, e i 69Nm di coppia a 9.100 giri le consentono di battere in scioltezza tutte le dirette concorrenti. Ma il bello è che non bisogna faticare per ricavare prestazioni straordinarie dalla Street Triple, che eroga oltre 60Nm di coppia dai 3.500 fino ai 12.300 giri al minuto.

L'angolo tra le valvole di soli 23° ha consentito di realizzare una camera di combustione compatta ed efficiente. Il diametro della valvola di aspirazione è di 30,5mm, mentre quello della valvola di scarico è 25,5mm; entrambe le valvole usano molle singole, che aumentano la longevità ai regimi più elevati. Per garantire una maggiore resistenza alle alte temperature, vengono utilizzate valvole di scarico con stelo da 4mm in Nimonic, un materiale speciale a base di nichel. Le imboccature delle camere di combustione e delle valvole di ingresso sono lavorate con macchine CNC per ottenere la massima precisione e affidabilità sul controllo del gas. L'uso di bielle senza dado riduce le masse alternate. Alesaggio e corsa sono 74,0 x 52,3mm, mentre il rapporto di compressione è di 12,65:1.

Con il motore da 675cc, affinato senza nulla togliere alla personalità innata del tre cilindri, la Street Triple è in grado di offrire prestazioni degne di una purosangue da corsa, pur confermando le note caratteristiche di solidità e robustezza nella migliore tradizione Triumph. Il 675 è un propulsore progettato per essere spinto al massimo senza alcuna pietà.  Essendo un elemento cruciale dello styling della moto, è stato curato nei dettagli anche sotto il profilo estetico. L'alloggiamento delle pompe accorpate dell'olio e dell'acqua all'interno del motore ha consentito di eliminare tubi antiestetici, aggiungendo anche il vantaggio di un minor peso.

Il sofisticato sistema di iniezione elettronica Keihin della Street Triple usa tre corpi farfallati da 44mm di diametro, con tre iniettori multigetto. La moto è dotata di sensori che rilevano la posizione della farfalla e dell'albero, la marcia selezionata, la velocità su strada, la pressione e la temperatura dell'aria e del liquido refrigerante; in più, c'è un sensore di inclinazione che arresta il motore in caso di caduta. L'aria fresca, aspirata attraverso un condotto nel muso, sotto il faro, passa direttamente dalla testata all'air-box.  L'ECU controlla anche il minimo del motore e il funzionamento del sistema di iniezione dell'aria secondaria, che riduce le emissioni di idrocarburi dallo scarico. E, a proposito di emissioni, il motore è pienamente conforme alle normative Euro3.


Telaio e Ciclistica

Il telaio in lega di alluminio della Street Triple deriva direttamente da quello della Daytona, ma le innovative soluzioni di pressofusione sul posteriore consentono di sfruttare al meglio i vantaggi del design più compatto del tre cilindri. L'ottimizzazione attraverso un ampio uso dell'analisi agli elementi finiti (FEA) garantisce la massima resistenza laddove necessario e il minimo peso laddove possibile, a tutto vantaggio delle prestazioni. L'inclinazione del cannotto è fissata a 24,3°, con un'avancorsa di 95,3mm. L'interasse è di 1.395mm, mentre il peso a secco è pari a 167kg.

Il motore corto e compatto ha consentito l’uso di un forcellone in alluminio che misura 574m, dal perno della ruota posteriore al punto di infulcro, come sulla Daytona 675. Questa soluzione assicura un controllo decisamente superiore delle sospensioni e delle ruote, rendendo la moto molto più maneggevole e reattiva. Il forcellone, con capriata di rinforzo, è frutto di una pressofusione in due pezzi, con posizione di infulcro regolabile.

Le sospensioni, efficaci e perfettamente integrate con il pacchetto telaio/motore, sono entrambe Kayaba. La forcella è di tipo a steli rovesciati, dal diametro di 41mm e con corsa di 120mm. Il monoammortizzatore, regolabile nel precarico della molla, garantisce un’escursione alla ruota di 126mm.

Le pinze freno a due pistoncini Nissin con pastiglie sinterizzate (montate anche sulla Daytona 675) garantiscono una capacità frenante senza rivali nella categoria. Le ruote in lega leggera a cinque razze (17 x 3,5'' l'anteriore, 17 x 5,5'' la posteriore) sono mutuate direttamente dalla Daytona 675. I pneumatici standard (anteriore 120/70 ZR17; posteriore 180/55 ZR17) sono Dunlop Sportmax Qualifier, mentre Pirelli SuperCorsa Pro e Bridgestone BT014 G sono le alternative consigliate.

La sella bassa, in combinazione con le pedane poggiapiedi e il manubrio di nuovo design, garantisce una posizione comoda sia per il guidatore sia per il passeggero, senza compromettere il look aggressivo della motocicletta.

La Street Triple monta gli stessi fari della sorella maggiore, la Speed Triple, e una strumentazione molto ricca, con le stesse funzioni di quella utilizzata sulla Daytona 675, ma ridisegnata per un'integrazione armoniosa con le linee della Street Triple.

La Triumph Street Triple è disponibile nei colori Jet Black, Fusion White e Roulette Green.
 

Accessori

Anche per la Street Triple, come per tutte le motociclette Triumph, è stata realizzata un’ampia gamma di accessori dedicati, sviluppati di pari passo con la moto stessa. La famiglia comprende il funzionale parabrezza aerodinamico che aumenta in comfort di guida, il guscio monoposto, facile da montare, che affina la linea del taglio di coda, e l'aggressivo puntale sottocarena, che oltre a proteggere il motore, fa da degno complemento al look della motocicletta.

Sull’onda del successo riscosso dal sistema di scarico opzionale ideato per la Speed Triple, Triumph ha rinnovato la collaborazione con Arrow Special Parts per sviluppare uno scarico "Low Boy" tre in uno anche per la Street Triple. Questo sistema, non omologato per l’utilizzo su strade aperte al traffico, è realizzato in acciaio inossidabile con fondello in fibra di carbonio e incrementa le prestazioni lungo tutta la curva di erogazione. In più, alleggerisce l'insieme di ben 8kg rispetto ai silenziatori standard, e la collocazione ribassata contribuisce ad abbassare il baricentro della moto, rendendola ancora più agile e maneggevole. Triumph propone anche finiture opzionali dei fianchetti posteriori, che, se abbinate al silenziatore "Low Boy", creano un taglio di coda più pulito. Già dall'inizio del 2008 sarà inoltre disponibile anche una coppia di silenziatori Arrow di tipo "slip-on", omologati CE.

Sempre a proposito di performance, la gamma di ricambi originali per la Streed Triple comprende anche vari componenti in fibra di carbonio, come la protezione per il serbatoio, il carterino copricatena superiore e inferiore e il parafango anteriore.

Passando ad accessori dal contenuto più pratico, ecco due modelli di borse da serbatoio magnetiche di differente capienza. Le caratteristiche salienti sono il tessuto antistrappo con pannelli rifrangenti Scotchlite per una maggiore visibilità, le tasche trasparenti porta mappe, le coperture antipioggia integrate e le zip con linguette grandi, molto più comode da afferrare quando si indossano i guanti. Tra le componenti essenziali per personalizzare la moto ci sono infine la comodissima sella al gel, con doppia cucitura e rifinitura speciale, il codone posteriore per proteggere il sottotelaio della moto, un maniglione per il passeggero e il parabrezza fumé che, oltre a migliorare la protezione aerodinamica, accentua il look aggressivo della Street Triple.

La personalità prorompente della Street Triple finisce per contagiare anche il più razionale e pacato dei motociclisti. Le prestazioni al top della categoria e l'eccellente maneggevolezza, unite a un prezzo decisamente competitivo, fanno della Street Triple una novità assai gradita nella famiglia delle streetfighter Triumph, e rappresenta la nuova porta di ingresso alla gamma delle tre cilindri della prestigiosa casa inglese.
 


Qui sotto riportiamo alcune immagini ricavate dal modello CAD 3D della nuova Street Triple. In particolare nelle ultime tre sono evidenziate la parti che differiscono dalla progenitrice Daytona 675:


​​​​2007 Triumph Street Triple 675

2007 Triumph Street Triple 675

2007 Triumph Street Triple 675

2007 Triumph Street Triple 675 2007 Triumph Street Triple 675 2007 Triumph Street Triple 675

2007 Triumph Street Triple 675 2007 Triumph Street Triple 675

2007 Triumph Street Triple 675 2007 Triumph Street Triple 675 2007 Triumph Street Triple 675

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Ecco le differenze fra la Daytona 675 e la Street Triple 675!



2007 Triumph Street Triple
La Street Triple sovrapposta alla Daytona 675 (immagine ufficiale Triumph)



DATI TECNICI

Motore
Tipo:   3 cilindri in linea, raffreddamento a liquido, DOCH, 4 valvole per cilindro
Cilindrata: 675cc
Alesaggio e Corsa: 74,0 x 52,3 mm
Rapp. Compress:  12,65:1
Alimentazione: Iniezione elettronica sequenziale Multipoint con induzione d'aria forzata e SAI
Sistema di scarioo: In acciaio inox 3 in 1 in 2
Accensione: Digitale a gestione elettronica
   
Trasmissione
Trasmis. primaria: Ingranaggi
Trasmissione finale: Catena
Frizione: Multidisco in bagno d'olio
Cambio: 6 Velocità a innesti ravvicinati
Diam. corpi farfall.: 44 mm
Rapporti trasmis.: Primaria: 85/46

1st 34/13

2nd 39/21

3rd 36/23

4th 27/20

5th 26/21

6th 25/22
Rapporto finale: 47/16
Capienza Olio: 3,0 litri
   
Ciclistica
Telaio: Doppio trave in alluminio
Forcellone Post: In lega di allumino, con capriata di rinforzo
Ruota anteriore: In lega di allumino 5 razze 17x3,5"
Ruota posteriore: In lega di allumino 5 razze 17x5,5"
Pneumatico ant : 120/70 ZR 17 Dunlop Sportmax Qualifier (DE)
120/70 ZR 17 Pirelli Dragon Supercorsa Pro
120/70 ZR 17  Bridgestone BT014 G
Pneumatico post : 180/55 ZR 17 Dunlop Sportmax Qualifier (DE)
180/55 ZR 17 Pirelli Dragon Supercorsa Pro
180/55 ZR 17  Bridgestone BT014 G
Sospensione ant : Kayaba USD da 41mm, escursione 120mm
Sospensione post : Monoammortizzatore Kayaba, escursione 126mm, precarico regolabile
Freno anteriore: Due dischi flottanti da 308mm con pinze Nissin a due pistoncini
Freno posteriore: Disco da 220mm con pinza Nissin a 1 pisoncino
Strumentazione: Tachimetro LCD con contagiri analogico, trip computer (contachilometri totale con due parziali, orologio, tempo di percorrenza, cronometro sul giro con 99 memorie, indicatore di marcia, velocità massima e media, consumo medio ed istantaneo), spie acqua, olio e riserva. Indicatore di cambiata a led regolabile.
   
Dimensioni
Lunghezza: 2030mm
Lungh. Manubrio: 735mm
Altezza: 1250mm
Altezza sella: 805mm
Interasse: 1395mm
Angolo/Avancorsa: 24,3°/95,3mm
Peso a secco: 167kg
Capien. serbatoio: 17,4 lt
   
Prestazioni
Potenza massima: 108 CV a 11.700 giri
Coppia Massima: 69Nm a 9.100 giri
Prezzo: 7.595,00 €



STREET TRIPLE - La prova di Motorbox.com - (05/07/2007)


Era da tempo che gli appassionati del marchio inglese attendevano una piccola Speed, e da quando Triumph ha lanciato la Daytona con motore tre cilindri 675 l’attesa si è fatta frenetica. Dopo varie indiscrezioni e prototipi cammuffati la Street Triple è arrivata, portando in dote tutto quanto di buono hanno mostrato fino ad oggi le moto da cui deriva.


UNA FACCIA UNA RAZZA

Dalla Speed la piccola Triple eredita carisma, fascino e anche parte dei componenti estetici come il doppio faro appunto, ma anche la strumentazione (che poi è anche la stessa usata dalla Daytona ma con grafica differente) e l’impostazione del doppio scarico alto che si affianca alla sella, soluzione, a quanto pare voluta fortemente proprio dall’importatore italiano per creare un family feeling inconfondibile con la sorella da 1050 cc. Dalla Daytona, invece, arriva tutto il resto, motore e telaio compresi, ovviamente rivisti in chiave naked.


NAKED DAYTONA? NON PROPRIO
Del resto basta guardarla per rendersene conto, la discendenza dalla Daytona è ovvia, le due moto hanno in comune telaio, serbatoio, forcellone e ruote. Ma sarebbe davvero riduttivo pensare alla Street Triple come ad una semplice Daytona spogliata e con manubrio alto. Ad Hinckley hanno lavorato parecchio per rendere questa moto in perfetta sintonia con lo spirito naked. E siccome la base era già buona, la maggior parte del tempo è stata spesa nella messa a punto di ogni componente, dall’elettronica alle sospensioni.


FORTE AI MEDI
Protagonista ovviamente è ancora il motore. Il tre cilindri è ormai il marchio di fabbrica per Triumph e ha già dimostrato come si possano costruire motori molto veloci senza penalizzarne la personalità. Il 675 ci era piaciuto molto sulla sportiva Daytona e sulla Street trova forse ancor miglior collocazione, oltre a rendere la moto unica nel segmento.


CAVALLI GIÙ, COPPIA SU
Il motore che già sulla Daytona ha impressionato per il tiro ai medi, promette ancor più vigore. Il tre cilindri è stato rivisto proprio in questa direzione, perdendo qualche cavallo (da 120 a 107 a 11.700 giri) ma guadagnandoci in coppia. Grazie a nuovi alberi a camme con una alzata minore e a nuove mappature, il suo picco massimo è leggermente inferiore a quello della sportiva, (69 Nm) ma è ottenuta ad un regime ben più basso (9.100 giri) e con una schiena molto più ampia. Basti pensare che da 3.000 giri in su si sta sempre oltre i 55 Nm.


SPORTIVA MA CON COMFORT
Rispetto alla Daytona cambia anche la posizione delle pedane del pilota, più basse e avanzate per una guida più confortevole. La sella è in un sol  pezzo (come la Speed, ma molto più generosa per il passeggero) ad una altezza di 800 mm. Lo spostamento dell’attacco del forcellone più in basso (operazione semplice perché il pivot sul telaio della Daytona è regolabile dall’origine) e l’utilizzo di piastre con un differente offset hanno portato ad un leggero cambiamento della geometria. La Street è più spostata verso la stabilità, con un angolo di sterzo di 24°3’ e un’avancorsa che passa da 89,1 a 95,3 mm. Operazione logica visto l’arrivo del manubrio largo.

SEMPLICE MA NON TROPPO
Siccome il prezzo è una parte fondamentale nell’acquisto di questo tipo di moto, anche in Triumph hanno dovuto fare qualche sacrificio. Così le sospensioni sono un po’ meno raffinate rispetto a quelle della sportiva (nessuna regolazione per la forcella USD e solo il precarico per l’ammortizzatore). Anche i freni, pur confermando i dischi da 308 mm che già appartengono alla sportiva perdono le pinze radiali a favore di più prosaiche pinze assiali flottanti marchiate Nissin. Una rinuncia che non pesa, perché come vedremo la Street frena un gran bene e questa scelta è comunque in linea con la maggioranza delle concorrenti (Shiver a parte).


PREZZO DA JAP
Viste le credenziali, comunque, questa nuova Triple è un potenziale successo: essere la sorella minore di un best seller ha in questo caso i suoi vantaggi. La Street ha una tecnica valida e quel tre cilindri che tanto ci era piaciuto sulla Daytona fa anche qui la sua figura. A tutto va aggiunto il prezzo; non è facile per un costruttore non giapponese realizzare una moto di questo livello senza farla pagare un capitale ma in Triumph ci sono riusciti. La Street Triple con tutto il suo inevitabile carisma costa 7.595 chiavi in mano. Le giapponesi sono avvisate…


COME VA
Vedendola dal vivo la somiglianza con la Speed è quasi sfacciata e la Street sembra più imponente di quanto sia in realtà, soprattutto nella zona anteriore dove oltre ai grossi fari sono anche i coperchi ai lati del radiatore ad allargarla un po’ .


NATA NUDA
In generale, considerando il prezzo, la moto appare davvero ben fatta e curatissima in ogni particolare. Insomma il lavoro svolto dagli uomini di Hinckley è davvero ottimo. E che in Triumph avessero intenzione fin dall’inizio di fare una nuda si capisce da come la Street è pulita: la Daytona era già stata studiata per essere spogliata, non a caso gli attacchi della carena erano tutti interni al telaio, così da poterla togliere senza lasciare traccia, inoltre non ci sono cavi in giro o carterini sparpagliati qua e la il look ne guadagna non poco.

PESO PIUMA
La moto è realmente leggera (dichiarati 167 kg a secco) e già tirandola su dal cavalletto a motore ancora spento si ha subito la sensazione che con lei ci sarà da divertirsi perché, peso a parte, la posizione di guida appare assolutamente azzeccata, come quella della sorella Speed. Anzi ancor meglio, visto che il serbatoio è più corto e il manubrio più vicino a pilota. La frizione è un burro, il serbatoio è snello e i piedi appoggiano perfettamente a terra. Con la Street si entra subito in confidenza. La sella è ben rastremata ma per farla così bassa in Triumph hanno rinunciato ad un po’ di spessore nell’imbottitura così che in un paio di punti si arriva ad appoggiare sul duro.


VOCE ROCA
Una piccola pressione al pulsante e la voce roca del tre cilindri inglese si fa sentire sommessa dai due silenziatori. Triumph ha fatto anche un buon lavoro all’aspirazione mantenendo la presa d’aria nel cannotto di sterzo come sulla sportiva e utilizzando una struttura pressofusa come condotto e supporto di fari e strumentazione.

SUBITO AMICI
La Street conquista fin dai primi metri; è una Triumph e pertanto farcita di personalità, ma è anche facile, intuitiva, con lei ti senti subito a tuo agio. Quello che più piace è il feeling trasmesso dalla ruota anteriore che sulla Street è davvero comunicativa con il pilota, cosa piuttosto rara sulle naked, anche di cilindrata superiore, Speed compresa. Ci sono meno cavalli, è vero, ma anche il peso scende di quasi trenta chili. Il risultato è che la Street non è meno gustosa da guidare della Speed, anzi per qualcuno potrebbe esserlo ancora di più. Anche l’utente meno esperto la riesce a sfruttare senza troppe preoccupazioni e ad andare forte (molto forte) senza timore che l'esuberanza della moto preda il sopravvento.

TRE CILINDRI MON AMOUR
Il motore è ovvio protagonista; il tre cilindri inglese è già piaciuto a tutti nella versione sportiva ma su questa moto trova logica e perfetta collocazione. Elasticissimo e molto a punto di elettronica, sa riprendere da meno di 2.000 giri in sesta senza fare un plissé e dai 4 agli 8.000 giri ha già tutta la spinta che serve per viaggiare molto spediti. Dopo tale soglia (dove compare qualche vibrazione a manubrio e pedane comunque non fastidiosa) cambia ancora carattere proiettandosi verso i 13.000 senza perdere lo slancio. Un allungo degno di un quattro cilindri, con la differenza che il sotto è ben più sostanzioso.


MORBIDA
Si capisce come Triumph abbia voluto creare una moto per tutte le capacità (sarà disponibile anche depotenziata a 34 cv) e non qualcosa di iperspecializzato o sportivo. La scelta di avere sospensioni più morbide che rigide è azzeccata: la piccola Triple è confortevole su tutti i terreni e il feeling non viene meno neppure quando l’asfalto è bagnato (come ci è capitato di trovare lungo parte del percorso di prova). Il merito va anche alle Dunlop Qualifier montate di primo equipaggiamento che dimostrano di essere in perfetta sintonia con la ciclistica della inglesina. Tutto ok, almeno finchè si guida rotondi e scorrevoli, quando la Street dà il suo meglio e il già citato feeling con l’anteriore porta a fidarsi parecchio nel far correre la moto in ingresso di curva.Quando invece si guida sporchi e aggrediscono le curve "freni in mano" (se si guida veloci su strade non perfettamente conosciute succede spesso), l’assetto allora diventa un pelo morbido. Vorrei un po’ più di controllo idraulico sia della forcella sia dell’ammortizzatore, perché la moto mostra una certa resistenza a scendere in piega e un effetto autoraddrizzante se si pizzicano i freni a moto inclinata. Tuttavia, considerando quanto offre la concorrenza, con la Triumph c’è da leccarsi i baffi.

RADIALI NON SERVONO
E i freni sono davvero ok. Alla faccia di chi crede che, anche per strada, si freni bene solo con le pinze radiali, la Street offre potenza, modulabilità e morbidezza del comando invidiabili. Una volta tanto elogio anche il cambio: è lo stesso della Daytona (compresa la rapportatura) ma qui pare funzionare meglio,con innesti morbidi e precisi.





LA GESTIONE ELETTRONICA DELLA STREET TRIPLE


La Street Triple (progetto interno D6LD) deriva dalla Daytona 675 da cui eredita parte della ciclistica e gran parte del propulsore. Per adattare l’erogazione del trecilindri all’uso più stradale richiesto dalla Street, i tecnici inglesi hanno ridisegnato gli alberi a cammes e progettato una nuova centralina elettronica in collaborazione con Keihin.

Con la sorella 675, la Street, condivide la tecnologia CAN semplificando così l’impianto elettrico. Questa tecnologia permette di ridurre il numero dei connettori e dei cablaggi elettrici garantendo quindi una maggiore affidabilità nel tempo. L’impianto della Street, come della sorella 675, è dotato di due computer posizionati rispettivamente sulla centralina e sul cruscotto. Ovviamente se dovesse mancare la comunicazione fra i due calcolatori la moto non si accende (è quindi necessario che il cruscotto sia collegato all’impianto).

La Street è dotata di numerosi sensori collegati alla centralina: il sensore barometrico (vicino alla targa), il sensore temperatura del motore ed il sensore temperatura dell’aria aspirata. Oltre a questi è presente il sensore MAP che rileva la pressione (assoluta) dei collettori di aspirazione dei cilindri. Le manovelle dell’albero motore sono a 120° per cui è sufficiente un solo MAP per tutti tre i cilindri. Grazie al sensore di posizione dell’albero motore la centralina rileva a quale cilindro va assegnata la pressione letta in quel momento dal MAP.

La centralina, sentendo la depressione di ogni cilindro, può compensare eventuali sbilanciamenti e riequilibrare le pressioni di ogni singolo cilindro tramite:

-    la regolazione della singola farfalla (modifica portata aria)
-    la regolazione del bypass (modifica portata aria)
-    la regolazione della quantità benzina per singolo iniettore (modifica portata carburante)

La Street Triple, a differenza della Daytona 675, non monta la valvola allo scarico ed il flap presente nel condotto dell’airbox.

Per ottimizzare l’erogazione del motore, oltre al sensore MAP, la centralina interpreta il volere del pilota misurando l’angolo TPS (apertura delle farfalle - comando gas) per ottimizzare l’iniezione del carburante. In realtà la strategia di controllo è variabile (solo MAP, MAP+TPS o solo TPS) in funzione della posizione della manopola del gas. Ad aperture elevate delle farfalle infatti la variazione di pressione MAP è meno accurata della lettura del posizionamento della farfalla stessa.

La regolazione del minimo avviene direttamente attraverso il comando della farfalla principale e non attraverso il by-pass come nelle vecchie Triumph con elettronica SAGEM.

L’elettronica a bordo di questa moto è molto evoluta e grazie alla funzione di AUTOADATTIVITA’ riesce a mantenere un’ottima “carburazione” grazie al feedback dato dalla sonda lambda. La classica operazione della “regolazione del CO” ora non è più necessaria se non in casi di “guasti meccanici”.

Al fine di ridurre le emissioni di HC (idrocarburi incombusti) il trecilindri è dotato di un “contenitore” con filtri a carboni attivi, denominato canister, che raccoglie i vapori di benzina accumulati nel serbatoio. Grazie ad una elettrovalvola, i vapori vengono successivamente immessi sul collettore di aspirazione e bruciati nelle camere di combustione.

La Street Triple, come tutta la produzione Triumph, è conforme alla norma EURO 3 anche grazie alla presenza dei catalizzatori posizionati sull’impianto di scarico. Come noto la funzione del catalizzatore è quella di ridurre HC, CO ed NOx in H2O, CO2 e N2. Il catalizzatore deve quindi funzionare con un eccesso di ossigeno (aria) per portare a termine le necessarie reazioni chimiche. Quest’aria in eccesso sarebbe però controproducente per il funzionamento regolare del motore. A questo scopo il trecilindri inglese utilizza una speciale valvola (SAI) che funge da by-pass tra l’air box ed il sistema di scarico. In questo modo il rapporto aria/benzina è corretta in fase di combustione nei cilindri e, con l’apporto di aria attraverso la SAI, anche per il funzionamento ottimale del catalizzatore.

(Grazie a Triumph Italia per le informazioni sopra riportate).



STREET TRIPLE - Gli accessori originali Triumph - (07/07/2007)


Triumph ha comunicato ai concessionari il listino prezzi degli accessori disponibii per la nuovissima Street Triple.




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Il primo anno di commercializzazione ne sono immatricolate in Italia 497 esemplari.



2008


La Street Triple entra in produzione nel luglio del 2007 già come MY2008 e rimane invariata per tutto il 2008.

In occasione di una comparativa organizzata
nel gennaio del 2008 da Motonavi - rivista motociclista giapponese - la Street Triple viene premiata come miglior motocicletta tra altre 22 concorrenti. Cinque giornalisti specializzati hanno testato 23 motociclette di vario tipo (fra cui la Street Triple e la Tiger) nel circuito "Fuji International Speedway".

Sempre nel mese di gennaio del 2008 la Street Triple regala ancora soddisfazioni vincendo il Motorbike of the Year 2007 grazie al perfetto equilibro tra motore e ciclistica.

In occasione della Global Dealer Conference tenutasi a Birmingham del 20/07/08 è stata presentata, assieme alle novità 2009, la Street Triple R che si affianca alla versione standard (Street Triple N).

Da Ottobre 2008 infatti, oltre alla Street Triple che già conosciamo, sarà disponibile presso i concessionari Triumph anche una versione racing (da cui la lettera R) con l’obbiettivo di migliorare ancora di più la oramai riuscitissima Street Triple presentata nel 2007.




2008 Triumph Street Triple R
2008 - Pubblicità della nuova Street Triple R (presentata a luglio 2008)


Nel 2008 la Street Triple è stata la Triumph più venduta in Italia con 1596 esemplari a cui vanno aggiunte 66 Street "R".




2009 - STREET TRIPLE R


Per il 2009 la Street Triple raddoppia: il catalogo ufficiale 2009 comprende infatti anche la Street Triple R in commercio  da Ottobre 2008.


2009 Triumph Street Triple R

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2009 - Street Triple R


La "R", pensata per chi non si accontenta della versione standard, è infatti l'estremizzazione della Street Triple alla quale si è giunti con una nuova ciclistica fatta di sospensioni completamente regolabili e di impianto frenante anteriore con pinza e pompa radiali. Anche l'assetto è più radicale, con una seduta leggermente più alta e il nuovo manubrio in alluminio a sezione differenziata fornito da Magura.

La nuova "R" si differenzia, come abbiamo anticipato, dalla versione base principalmente dal punto di vista ciclistico: nuova forcella anteriore rovesciata da 41mm regolabile nel precarico e nell'idraulica (derivata dall'unità montata sulla sorella Daytona 675), nuovo ammortizzatore posteriore completamente regolabile con serbatoio separato, manubrio Magura in alluminio a sezione variabile. La posizione di guida risulta ora leggermente più caricata sull’avantreno con un’altezza da terra aumentata di 5mm (da 800 a 805mm). Cambiano anche l'angolo di sterzo (da 24,3 a 23,9°) e l'avancorsa (da 95 a 92mm). Se già la Street standard era ottima su strada, la versione R è ancora più rigorosa nell’impostazione della curva, ed anche in uscita dalle curve a gas aperto il mono posteriore garantisce un’ottima stabilità del retrotreno.


2009 Triumph Street Triple R
2009 - Street Triple R


L’impianto frenante guadagna all’anteriore le pinze radiali Nissin trapiantate direttamente dalla Daytona 675 abbinate a dischi da 308 mm di diametro. Il riuscito tre cilindri è invece invariato con i suoi 108CV di potenza massima.

Dal punto di vista estetico, oltre al logo "R", la nuova versione della Street si caratterizza per le nuove colorazioni (Matt Graphite/Orange e Matt Blazing Orange con grafiche color Graphite) e dagli steli della forcella anodizzati neri come per la sorella maggiore Speed Triple.

La casa inglese prevede di vendere una Street Triple R ogni due esemplari della versione standard. Il prezzo di listino è pari a 8.690€ circa 900€ in più rispetto alla versione base.



2009 Triumph Street Triple R

2009 Triumph Street Triple

2009 Triumph Street Triple R


2009 Triumph Street Triple R 2009 Triumph Street Triple R
2009 - Street Triple R



La Street Triple (N) standard rimane pressoché invariata rispetto al modello precedente.



2009 Triumph Street Triple
2009 - Triumph Street Triple



Sommando i numeri delle due Street Triple, anche per il 2009 la piccola trecilindri è la motocicletta della gamma Triumph più venduta con 1696 esemplari (di cui 700 versione "R").


2010


Per il 2010 la Street Triple e la Street Triple R sono state ulteriormente affinate per offrire un piacere di guida ancora maggiore. Questo si traduce in una ruota posteriore più leggera, come più leggera è la corona. L’iniezione EFI è stata ricalibrata per offrire una risposta all’acceleratore più dolce alle basse velocità, mentre la strumentazione è ora più facile e presenta un look ancora più accattivante.

I colori disponibili per la Street Triple sono il Phantom Black, il Fusion White e il nuovissimo Tornado Red. Un numero non specificato di Street Triple sono disponibili nella colorazione S
corched Yellow verso la fine dell'anno.

La versione "R" è disponibile nelle colorazioni opache Matt Graphite e Matt Orange e la Phantom Black con cerchi in oro.

Tutte le versioni "R" sono realizzate con foderi delle forcelle anodizzati in nero e sella bicolore.



2010 Triumph Street Triple

2010 Triumph Street Triple

2010 Triumph Street Triple

2010 Triumph Street Triple R

2010 Triumph Street Triple R

2010 Triumph Street Triple


2010 Triumph Street Triple
Tornado Red

2010 Triumph Street Triple
Jet Black

2010 Triumph Street Triple
Fusion White


2010 Triumph Street Triple R
Phantom Black

2010 Triumph Street Triple R
Blazing Orange

2010 Triumph Street Triple R
2010 - Triumph Street Triple R



2010 Triumph Street Triple
2010 Street Triple Scorched Yellow




2011


Per il 2011 la Street Triple e la Street Triple R rimangono sostanzialmente invariate se non per le nuove colorazioni della Street Triple standard. Per il 2011 sono previste le colorazioni Phantom Black, Crystal White, Neon Blue, Diablo Red e Scorched Yellow.


2010 Triumph Street Triple Neon Blue
2010 Street Triple Neon Blue



La Street Triple MY2011 lascia il testimone alla MY2012 nel mese di Aprile del 2011.














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