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P R O V A     S U     S T R A D A :     T I G ER     S P O R T     1 0 5 0



Dopo la presentazione delle Tiger 800 e delle Explorer 1200 era scontato aspettarsi l'uscita di produzione per la Tiger 1050, in vendita dal 2007. Invece la casa inglese non solo ha mantenuto in produzione la Tiger 1050, ma ha anche rivisto il progetto in ottica più sportiva presentando, il 10 gennaio del 2013 in occasione del Salon di Bruxelles, la nuova Tiger Sport.



Prova Tiger Sport 1050 Fedrotriple
2013 - Triumph Tiger Sport (1050cc)


Prova Tiger Sport 1050 Fedrotriple
Parcheggio concessionario Conegliano
La Tiger Sport mi ha incuriosito sin da subito: turistica (posizione di guida, protezione aerodinamica e capienti borse laterali) e allo stesso tempo sportiva (tre cilindri 125 CV, pinze radiali, taratura sportiva delle sospensioni).

Sabato, finalmente il primo vero giorno di primavera, è ideale per provare l’ultima novità Triumph. Non mi resta che andare presso il concessionario Triumph più vicino: Dal Bello Moto di Conegliano che molto gentilmente mi consegna una Tiger 1050 Diablo Red ancora da rodare con solo 25 km all’attivo.

La mia ultima esperienza con la Tiger 1050 risale al 2007 quando provai il modello da poco presentato e ricordo di aver pensato "morbida di sospensioni"; è per questo che la parola “Sport”, aggiunta al nome Tiger, mi fa ben sperare.

Rispetto al modello precedente cambia notevolmente sia nell’estetica che nella sostanza: gli uomini di Hinckley hanno ascoltato i feedback della clientela modificando la Tiger MY2012 con oltre 120 parti inedite. L’obbiettivo dichiarato è quello di migliorare la stabilità generale, il feeling in curva e le prestazioni. Ci saranno riusciti?

Si nota subito l’inedito forcellone monobraccio (diverso da quello della Speed Triple) allungato di 39mm rispetto al precedente bi-braccio per una migliore stabilità (l’interasse è ora 30mm più lungo). Nuovo anche il gruppo ottico anteriore che, considerato critico nella precedente versione, è stato ridisegnato e ora sfoggia quattro parabole. Cambia anche la carrozzeria anteriore e tutto il posteriore: sella, codino, fanale e scarico. Per migliorare il lato touring della Tiger gli uomini di Hinckley hanno adottato un nuovo telaietto posteriore che ora consente di montare borse più capienti (10 kg ciascuna, il doppio delle precedenti) capaci di contenere un casco integrale. Nuove anche le ruote in alluminio forgiato a 5 razze sdoppiate e personalizzate con un filetto rosso.

Una volta saliti in sella ci si trova di fronte la strumentazione composta dal display a cristalli liquidi e contagiri analogico. Attraverso i due pulsanti presenti nel blocchetto sinistro è possibile navigare rapidamente nel menù (contachilometri totale, due parziali, consumo e velocità media, consumo istantaneo, autonomia, etc). L’unica indicazione di cui sentirò la mancanza durante il test è quella dell’indicatore di marcia inserita: il tre cilindri spinge così bene anche il sesta (accorciata del 3%) che più di una volta ho cercato di inserire un’altra marcia!

Rivista anche la posizione del pilota che beneficia del manubrio più basso di 11,5 mm e più vicino di 26 mm e di una sella più stretta dalle forme ridisegnate per rendere la posizione di guida più comoda e offrire una maggior sensazione di controllo. Per me la triangolazione manubrio-sella-pedane è perfetta (sono “alto” 170cm).

Giro la chiave e metto in moto il trecilindri: il contachilometri segna appena 25 km. Azzero il contachilometri parziale, regolo gli specchietti, inserisco la prima e parto.

La moto pesa in ordine di marcia (con 20 litri di benzina) 235 kg che sono tuttavia ben distribuiti. L’ampio manubrio permette di tenere controllare bene la motocicletta nel traffico e anche nelle manovre a bassissima velocità la Tiger è amichevole.

Veloce sosta al distributore ed entro in autostrada. La Triple è in rodaggio per cui mi porto a 120 km/h con il contagiri che segna 5000 giri/min. La protezione aerodinamica è buona grazie anche al fatto che la Tiger in prova monta il cupolino rialzato: busto e spalle sono ok. Solo la parte alta del casco è investita marginalmente dal flusso d’aria.

Dopo una trentina di km esco dall'autostrada e percorro una strada medio veloce con curve ad ampio raggio. La differenza rispetto alla vecchia Tiger è evidente: stabile e precisa, la sensazione di “galleggiamento” del precedente modello è scomparsa. Le sospensioni, entrambe Showa, sono state completamente riviste ed adattate alle nuove geometrie (angolo di sterzo più chiuso di mezzo grado ed interasse più lungo). L’assetto della Tiger Sport è rigido e questo si avverte quando le condizioni del manto stradale peggiorano, ma è ad ogni modo accettabile in relazione all’indole sportiva della moto. 


Prova Tiger Sport 1050 Fedrotriple

Prova Tiger Sport 1050 Fedrotriple
Lago di S.Croce (BL)



Arrivo a Longarone. Considerato le nuvole all'orizzonte e il poco tempo a disposizione, giro a destra in direzione diga del Vajont. La strada inizia a salire e brevi rettilinei sono spezzati da tornanti più o meno chiusi. Una delle cose più belle della Tiger è senza dubbio il trecilindri 1050. La cartella stampa riporta “Potenza maggiorata – grazie al nuovo scarico e al sistema di aspirazione migliorato gli ingegneri Triumph sono riusciti a regalare ulteriori 10CV di potenza e 6Nm di coppia, aumentando al contempo l’erogazione a tutti i regimi”. A differenza dei tester delle riviste io non posso maltrattare la moto gentilmente prestata, per cui mi tengo sotto i 5000/5500 giri al minuto come indicato dalla casa costruttrice.

Nonostante non abbia goduto dell’intero range di utilizzo del trecilindri la Tiger mi ha divertito parecchio: da 3000 a 5000 giri il trecilindri ha coppia sufficiente per qualsiasi situazione. Avendo provato recentemente la Speed Triple 1050 posso ben immaginare come si comporta questo motore oltre i 6000 giri. A tal riguardo Moto.it scrive “Riprende dal minimo anche in quinta, a 4.000 giri spinge come un dannato, a 6.000 giri urla come un motore da corsa e dai 7.000 il rumore di aspirazione copre tutto con feroce arroganza”, mentre Motociclismo “Il tre cilindri di 1.050 cc, seppure coi suoi anni alle spalle, è il solito, splendido compagno di viaggio. Ai bassi è tanto dolce quanto ricco di coppia, ai medi "fa strada", in alto spinge forte. L'iniezione di potenza si sente, ma la verità è che anche quando si viaggia spediti c'è così tanta spinta a qualunque regime che non si sente il bisogno di tirare le marce fino a 8-9.000 giri, dove il surplus di grinta è evidente”.

Da segnalare un miglioramento del cambio rispetto a quello della precedente Tiger, ora più morbido e con innesti più precisi.
 
In questa successione di tornanti emerge forse uno dei pochi limiti della Tiger Sport: le gomme di primo equipaggiamento. Le Pirelli Angel ST (120/70-17 e 180/55-17) sono delle ottime gomme per il turismo - progettate per lunghe percorrenze - ma non sono la miglior soluzione per gestire la coppia del trecilindri 1050cc. In uscita di curva infatti, pur non aprendo del tutto il comando del gas, la gomma posteriore tende a scivolare quando l’asfalto non offre un ottimo grip. La perdita di aderenza è facilmente controllabile, tuttavia in assenza di un controllo di trazione avrei preferito una gomma più performante.


Prova Tiger Sport 1050 Fedrotriple
Diga del Vajont (PN)


Prova Tiger Sport 1050 Fedrotriple
Il tristemente famoso monte Toc che franò nella diga del Vajont (PN)


Superata la diga del Vajont scendo verso Claut in direzione Lago di Barcis. In questo tratto di strada, misto veloce, si possono apprezzare ancora una volta le migliorate qualità ciclistiche della Tiger: ciclistica solida e sensazione di stabilità nelle curve. Le sospensioni, rigide, si comportano bene ed il feeling è ottimo. La Tiger Sport è molto migliorata rispetto alla precedente: nell’uso stradale "veloce" potrei paragonarla alla Speed Triple MY2010, l’ultima “fari tondi”.


Prova Tiger Sport 1050 Fedrotriple

Prova Tiger Sport 1050 Fedrotriple
Passo di Sant'Osvaldo (PN)


Prova Tiger Sport 1050 Fedrotriple

Prova Tiger Sport 1050 Fedrotriple
  Lago di Barcis (PN)


Impianto frenante? Il nuovo ABS – disinseribile - è stato rinnovato sia nell’hardware che nel software e, abbinato ad una coppia di dischi da 320mm e all’impianto Nissin con pinza ad attacco radiale a quattro pistoncini, rende la frenata potente ed allo stesso tempo ben modulabile.

Superato il lago di Barcis mi dirigo verso Aviano e, rispettoso dei limiti di velocità, riporto la Tiger Sport al concessionario.

E i consumi? "Sono leggermente scesi grazie alle regolazioni della centralina EFI. Ora in città la Tiger consuma 6,6 l/100km mentre a 120 km/h si accontenta di 5,1 l/100km", questo dice la cartella stampa. Nel mio caso il consumo medio, indicato, è stato in linea se non migliore di quanto dichiarato dalla casa: 17,5 km/l  (5,7 l/km) su un percorso misto di 160 km. Il consumo è stato confermato anche al distributore (9,4 lt x 162km).


Prova Tiger Sport 1050 Fedrotriple  Prova Tiger Sport 1050 Fedrotriple


Conclusioni

Cercate una motocicletta veloce, comoda, sportiva e con buone capacità di carico? La Tiger Sport fa al caso vostro! Rispetto alla precedente Tiger, la “Sport” è molto migliorata nella ciclistica (quote, sospensioni, monobraccio) e nella capacità di carico grazie alle nuove borse laterali più capienti. Il trecilindri è oramai un classico e in questa versione guadagna in prestazioni e in economia: un attento lavoro sul sistema di iniezione ha portato a un consistente miglioramento dei consumi di carburante, che permette alla Tiger Sport, secondo la casa,  di percorrere il 7% in più con un pieno.

La casa madre offre inoltre una lunga lista di accessori: le valige laterali con il sistema di equilibratura (Triumph Dynamic Luggage System), il bauletto posteriore dotato di presa 12V interna (senza cablaggi), manopole riscaldabili, protezioni laterali metalliche, sella ribassata (830mm -5mm rispetto a prima) ed imbottita, il parabrezza maggiorato e l’immancabile terminale di scarico Arrow in titanio con fondello in carbonio che fa risparmiare 2,6 kg sulla bilancia.

La Tiger Sport è disponibile presso la rete vendita Triumph nelle colorazioni Crystal White e Diablo Red al prezzo di 11.990 euro ABS incluso.

   
Ringraziamenti

Si ringrazia il concessionario ufficiale Triumph Dal Bello di Conegliano nella persona di Dario per la Tiger Sport utilizzata per questo servizio.




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